Attilio Quintili, 2015, #24 senza titolo, cm25,5x36x23,5, porcellana


(pagina 40/41 libro di mostra Bianco Sporco/Off White, fremocco 016).

Ciclo di opere, esplosioni in porcellana, iniziato nel 2015, questi lavori hanno come titolo "senza titolo" e sono state mostrate in pubblico nel 2016 nella mostra personale dal titolo Bianco Sporco a cura di Anty Pansera con testi di Enrico Crispolti e Andrea Baffoni realizzata a Faenza all'interno dei sotterranei della rotonda dell'architetto Galli di Muky.

copertina libro di mostra: Attilio Quintili Bianco Sporco/Off white - freemocco 2016 -


a cura Anty Pansera

...  Ed eccoci alla porcellana e al suo misterioso candore: questo particolare tipo di ceramica, infatti, che si ottiene a partire da particolati impasti/miscele …ha riservato non poche sorprese a Quintili. Ma forse è il suo essere [oro] “bianco” che lo ha spinto in questa sperimentazione..

Proprio al “bianco”, nel suo “Spirituale nell’arte”, Wassily Kandinsky dedica riflessioni densamente poetiche: “il silenzio gravido del bianco: un silenzio che improvvisamente riusciamo a comprendere. La giovinezza del nulla, o meglio un nulla prima dell’origine, prima della nascita. Forse la terra risuonava così, nel tempo bianco dell’era glaciale”.

E qui, nell’interno della “Rotonda di Muky” siamo proprio di fianco ad un “nevaio”: ormai consunto, però, il bianco dell’intonaco dei sotterranei che ci accolgono e bianche ma sporcate dagli effetti dell’esplosione le plastiche porcellane modellate dal fuoco.

Bianco” anche il Concetto spaziale di Lucio Fontana: ma all’interno intravediamo il nero del supporto…

Si cerca sempre il bianco: anche nella musica, dove si concretizza nel silenzio…E non si può non citare allora quel concerto 4′33″ (1912–1992) di John Cage che nelle intenzioni dell’autore si presume consistere in suoni emessi dall’ambiente in cui viene eseguita, sottolineando così l’importanza dell’ambiente stesso, la più famosa e controversa del compositore statunitense.

Il silenzio e la sua importanza per e nella meditazione: una pratica sottesa alla metodologia anche creativa di Quintili, che coniuga il suo essere persona con il suo essere artista. E se, certo, il “bianco” ben testimonia quella simbologia primaria della luce, elemento fondamentale dei miti della creazione, obiettivo cui non si può non tendere, non ci si può non porre la domanda: lo si può raggiungere?

La risposta anche nella candida porcellana, scelta da Quintili dopo una lunga serie di riflessioni/meditazioni: pur frantumata, dopo l’indotta deflagrazione, resta ben salda, quasi una materializzazione tridimensionale dei cretti burriani per lo shock provocato al momento dell’esplosione.

La bianca materia conserva infatti una propria memoria: e se la sua “epidermide” si caratterizza per un craquelé di straordinaria bellezza, trasformata dal fuoco, certo le polveri dello scoppio la sporcano, la ricoprono di infinitesimali puntini neri…

Anche qui il “bianco” non è “bianco” ma si ripropone come obiettivo.

Un viaggio nel mistero della materia?

O per conoscere se stessi?

Off-White / Bianco Sporco più che una mostra/evento “da visitare”, si presenta/propone allora come un viaggio nel mistero della materia: scendendo man mano i gradini in pietra dell’emozionante monovano interno della Rotonda, verso la saletta che porta ai sotterranei del Palazzo, ben si comprendono le motivazioni che hanno portato alla denominazione dell’installazione. ...

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#24 senza titolo 2015, cm25,5x36x23,5, porcellana

  • Codice Prodotto: AQ0002
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